Secondo la Norma UNI è obbligatoria per TUTTE le piscine di categoria A e B, vale a dire tutte le piscine di proprietà pubblica o privata, condominiali, aperte al pubblico o ad un’utenza identificabile, con o senza pagamento di biglietto d’ingresso.

In base alla destinazione si suddividono nelle seguenti categorie:

– tipo A1: piscine pubbliche, quali per esempio le piscine comunali,

– tipo A2: piscine ad uso collettivo: sono quelle inserite in strutture già adibite, in via principale, ad altre attività ricettive (per esempio alberghi, camping, complessi ricettivi, agriturismi e simili) nonché quelle al servizio di collettività (per esempio scuole, collegi, caserme, palestre e simili) accessibili ai soli ospiti, clienti, soci o utenti della struttura stessa,

– tipo A3: piscine finalizzate al gioco acquatico;

– tipo B: piscine condominiali destinate esclusivamente agli abitanti del condominio ed ai loro ospiti, con esclusione delle piscine al servizio di edifici abitativi sino a quattro condomini.

La prova colore è obbligatoria ogni qual volta si consegni una piscina per la realizzazione o ristrutturazione della quale si è dichiarato di aver seguito le norme UNI. Va fatta quindi ogni volta che viene rilasciata una dichiarazione di conformità secondo il D.M.37/08.

Praticamente tutte le Regioni che si sono dotate di una propria legge regionale (vedi) si rifanno alle Norme UNI per quanto riguarda la realizzazione degli impianti e quindi, di fatto, la prova colore in queste regioni è obbligatoria per poter consegnare al cliente una piscina a norma di legge.

La Norma UNI 10637 stabilisce inoltre che la prova colore venga ripetuta ogni cinque anni.

La modalità di esecuzione della prova colore, secondo la Norma UNI 10637/2015, è la seguente:

A.1 Modalità di esecuzione

A.1.1 Approvvigionare una quantità di nero eriocromo T pari a 200 g ogni 500 m3 di acqua, intesa come acqua di vasca più il 60% del volume convenzionale della vasca di compenso.

A.1.2 Preparare una soluzione al 4% di nero eriocromo T in acqua declorata (400 g di colorante ogni 10 l di acqua), in ragione di 5 l di soluzione ogni 500 m3 di acqua secondo quanto riportato nel punto A.1.4.

A.1.3 Portare a zero il valore di cloro nell’acqua; verificare che la declorazione sia avvenuta correttamente e non in eccesso o in difetto, mediante l’aggiunta di 2 ml di soluzione colorante, prevista in A.1.2, a 10 l di acqua di piscina osservandone l’avvenuta colorazione.

A.1.4 Immettere la soluzione nell’impianto di circolazione nella tubazione a valle del filtro.

L’immissione deve avvenire in modo da garantire un flusso continuo in vasca di acqua colorata per almeno 15 min.

A.1.5 Verificare il progredire della colorazione dell’acqua, registrando per mezzo di fotografie o video.

Misurare il tempo trascorso dalla prima comparsa in vasca di acqua colorata sino a quando viene raggiunta una completa uniformità della colorazione.

A.1.6 La prova colore è superata se l’uniformità è raggiunta entro 15 min.

Nota Qualora fosse necessario attendere tempi superiori per raggiungere l’uniformità, questi dati costituiscono un’indicazione della circolazione dell’acqua nella vasca.

A.1.7 Successivamente provvedere alla decolorazione attraverso una superclorazione.

 

Oltre ad essere obbligatoria secondo la normativa, la prova colore è estremamente utile per comprendere l’efficienza del sistema di distribuzione.

La conformazione delle bocchette (evidentissima la differenza tra bocchette radiali o diritte), la distribuzione del numero e della posizione sul fondo vasca, ma soprattutto l’efficienza della rete di distribuzione che, se fatta bene, distribuisce il colore in misura uniforme mentre in caso contrario colora prima la zona dove si trovano le bocchette più vicine all’impianto, a altro ancora.

Vediamo qui sotto alcune fotografie di una prova colore realizzata su un impianto A2 :

 

 

Professione Acqua si propone ai costruttori/installatori ed ai gestori/proprietari per la realizzazione della prova colore.

Per informazioni su modalità e costi contattare l’azienda allo 0376/854931 oppure inviare una mail a servizi@professioneacqua.it .