La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è una dichiarazione che consente di iniziare, modificare o trasformare un’attività (artigianale, commerciale, industriale, turistica, edilizia, sanitari, etc.), senza dover più attendere i tempi e l’esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte degli enti competenti.

Il concetto di segnalazione di inizio attività è stato introdotto dalla Legge 241/90 e dal D.L. 78/2010, che prevedono che ogni tipologia di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta sia sostituito da una segnalazione dell’interessato: l’attività può essere iniziata immediatamente dopo aver ottenuto la ricevuta di presentazione.

Ecco le modifiche previste:

Le segnalazioni dovranno essere corredate dalle attestazioni e asseverazioni dei tecnici abilitati solo nel caso in cui queste siano espressamente previste dalle norme vigenti. Negli altri casi si potrà fare a meno di attestazioni e asseverazioni.

I tempi entro i quali la pubblica amministrazione può effettuare propri controlli (con la conseguente rimozione dlle opere eventualmente già eseguite, in caso di diniego della autorizzazione) si ricucono da sessanta a trenta giorni, assimilandoli a quelli della DIA. Chi avesse dubbi sulla possibilità di vedersi negata l’autorizzazione dovrà quindi aspettare lo stesso tempo richiesto dalla DIA.

E’ stato stabilito infine che la Scia non è un atto direttamente impugnabile dal privato che si senta leso dall’intervento consentito dalla segnalazione certificata di inizio attività. Gli interessati, infatti, possono solo sollecitare le verifiche spettanti alla Pubblica Amministrazione. Il decreto Dl 138/2011 ha infatti convalidato l’orientamento del Consiglio di Stato, che si era pronunciato a riguardo il mese precedente.

Chi volesse quindi procedere con lavori ad una piscina consentiti dalle procedure amministrative tramite una DIA può farlo con la SCIA ed iniziare i lavori senza attendere i trenta giorni delle verifiche. Sicuramente per un pò di tempo continuerà la confusione sulla necessità o meno di eventuali attestazioni e asseverazioni dei tecnici abilitati, poichè sappiamo bene quanto il settore della realizzazione di piscine non venga mai contemplato nelle normative in materia edilizia e nemmeno in quelle di altri settori, ma un pò alla volta anche in questo campo si farà luce.