È stata recentemente confermata dal CEN la versione 2018 della norma tecnica UNI EN 17164 che si occupa dei requisiti di sicurezza e funzionale delle pareti di arrampicata nelle piscine ad uso pubblico.
La norma è ovviamente poco conosciuta perché poche, in Europa risultano essere le piscine dotate di questo tipo di attrezzatura. La norma stessa inizia infatti con la premessa che, trattandosi di una novità, la norma non intende essere esaustiva ma vuole porre le basi per rendere questo sport sicuro.
Tra le caratteristiche di queste pareti da arrampicata in piscina c’è il non utilizzo di corde. In caso di mancanza della presa, l’atleta cade direttamente nella vasca. Particolare attenzione va quindi posta nella geometria della parete e dello spazio d’acqua sottostante oltre che, ovviamente, della profondità dell’acqua che, per pareti alte tra mt.4 e mt.5 non potrà essere inferiore a mt.3.5. Di fatto quindi, questo tipo di strutture potrà essere realizzato sopra vasche normalmente adibite ai tuffi. Queste pareti, oltre ad essere correttamente progettate e realizzate, devono essere sottoposte a verifiche periodiche, alcune anche a carico del gestore della piscina, sulla falsa riga di quanto avviene per gli acquascivoli. La UNI EN 17164 precisa che le procedure di sicurezza e manutenzione devono integrarsi con quelle della piscina, ovvero con la principale norma tecnica di riferimento dei gestori di piscine pubbliche, la UNI EN 15288.2.
Per saperne di più o per acquistare la norma visitare il sito www.uni.com