«Dopo un anno passato per lo più in ambienti chiusi, è giusto che i bambini vivano l’estate all’aperto, ma serve buon senso. Come dico spesso, i genitori devono essere sempre vigili, con occhi e orecchie ovunque». Lo afferma Maria Pia Galasso, pediatra con lunga esperienza all’ospedale “Annunziata” di Cosenza.

Attenzione al sole: evitare l’esposizione durante le ore critiche
Le raccomandazioni sull’esposizione solare variano in base all’età del bambino, come ricorda anche la Società Italiana di Pediatria. La dottoressa Galasso precisa: «I lattanti sotto i sei mesi vanno portati al mare solo molto presto al mattino o dopo le 17. Per gli altri bambini è importante evitare la fascia oraria tra le 11 e le 16. Stare sotto l’ombrellone non basta, perché non offre una protezione adeguata dai raggi ultravioletti. Anche le creme solari, pur necessarie, non bastano da sole».

Cibo leggero e idratazione abbondante
Durante una giornata in spiaggia o in piscina, è fondamentale fare attenzione a cosa si mangia, soprattutto prima del bagno. «Gli alimenti portati da casa devono essere mantenuti freschi per evitare contaminazioni», spiega la pediatra. «Meglio optare per pasti leggeri, ricchi di frutta e verdura, e poveri di grassi. Dopo aver mangiato, l’ingresso in acqua deve essere graduale: iniziare bagnando polsi e nuca aiuta il corpo ad adattarsi alla temperatura. Non è necessario attendere sempre tre ore, ma evitare bruschi sbalzi termici è essenziale per scongiurare congestioni».

Colpo di calore: come riconoscerlo e intervenire
I bambini, a causa della loro fisiologia, sono più soggetti a colpi di sole e calore, poiché faticano a dissipare l’eccesso di temperatura. È quindi fondamentale mantenere un’adeguata idratazione per tutta la giornata. Tra i segnali da non sottovalutare ci sono: pelle arrossata, nausea, vomito, crampi, confusione mentale, fino a svenimenti. «Se si notano anche solo alcuni di questi sintomi», avverte la Galasso, «portare subito il bambino in un luogo fresco, applicare panni umidi per abbassare la temperatura corporea e contattare tempestivamente i soccorsi in caso di peggioramento».

La vigilanza dei genitori è la prima forma di prevenzione
Infine, il messaggio chiave della pediatra è chiaro: «Essere genitori è il compito più bello, ma anche il più delicato. Mai abbassare la guardia. È fondamentale mantenere sempre il contatto visivo e sonoro con i propri figli. Solo così si può evitare che una giornata serena si trasformi in un’esperienza drammatica».

[Fonte: lacnews24.it]