Il dott. Luciano Coccagna, noto esperto nel trattamento delle acque, ci ha prontamente segnalato un articolo pubblicato il 9 agosto che descrive i risultati della ricerca oggetto di questo articolo. Riportiamo l’articolo in inglese (clicca QUI per scaricarlo) e la traduzione di Olga Merzi Ballini.

Un altro estratto dell’articolo si può trovare seguendo il link: http://www.aces.uiuc.edu/news/stories/news5302.html 

___________________________

 

I disinfettanti impiegati nell’acqua di piscina possono causare danni al genoma umano.

Pubblicato il 9 Agosto 2010 – A cura dell’equipe di ByotechDaily International

Le piscine contengono un miscuglio di sostanze chimiche che possono potenzialmente provocare danni genetici alle cellule umane e possono causare seri rischi ai nuotatori abituali.

La disinfezione dell’acqua di piscina rappresenta un caso estremo che differisce dalla disinfezione tipica delle acque potabili. Le acque di piscina sono continuamente esposte a tempi di permanenza dei disinfettanti sopra alla media, perfino di mesi. I disinfettanti nell’acqua di piscina interagiscono durante questo periodo con i sottoprodotti  della disinfezione (DBP) che includono sostanze organiche presenti in natura oltre che quelle introdotte dai bagnanti attraverso l’urina, il sudore, i capelli, la pelle e altri prodotti, quali cosmetici e creme solari.

Ricercatori dell’Università dell’Illinois (Urbana-Champaign, USA), hanno sottoposto cellule umane  ad analisi di genotossicità attraverso tecniche sistematiche, alfine di comparare campioni di acqua di piscina alle rispettive acque di acquedotto.

I risultati pubblicati il 1 maggio 2010 su Environmental Science & Technology rivelarono che tutti i campioni di acqua di piscina contenenti disinfettanti avevano indotto maggiori danni genomici al DNA delle cellule rispetto all’acqua di acquedotto da cui provenivano. Il tipo di disinfettante e le condizioni di luminosità alteravano la genotossicità dell’acqua. I dati di genotossicità suggerivano che i bromuri dovrebbero essere evitati. Mentre la combinazione di cloro e UV migliorava la qualità della disinfezione dell’acqua rispetto alla sola clorazione. Inoltre sarebbe raccomandabile che prima della disinfezione, attraverso il ricircolo dell’acqua,  venisse eliminata la maggiore quantità possibile di carbonio organico. 

Il Dr.Michael Plewa, professore di genetica presso l’Università dell’Illinois, avverte che i disinfettanti per le acque di piscina dovrebbero essere scelti con la massima attenzione. Aggiunge inoltre che i risultati ottenuti suggeriscono che dovrebbe essere evitato l’uso dei bromuri nella disinfezione dell’acqua di piscina e che il miglior metodo di disinfezione prevede l’uso di UV e cloro rispetto alla sola clorazione.

(ndt: con genotossicità si intende la capacità di una sostanza di indurre modificazioni all’interno della sequenza nucleotidica o della struttura a doppia elica del DNA di un organismo vivente)

 

 —————————————————-

Se vuoi dare il tuo contributo sull’argomento partecipa alla discussione che abbiamo aperto sul FORUM