A meno di due anni dal taglio del nastro, la piscina comunale di Viale Trieste è già costretta alla serrata. In pieno avvio della stagione estiva, l’impianto viene chiuso per “interventi urgenti di manutenzione straordinaria” comunicati dai gestori. Una decisione che ha lasciato l’amaro in bocca a molti cittadini e ha acceso la miccia delle polemiche. Tra le voci più critiche, quella del gruppo consiliare Tuscania delle Idee, da tempo allarmato per le condizioni della struttura.

Fin dal principio, secondo i consiglieri d’opposizione, l’opera si sarebbe rivelata più propaganda che investimento: inaugurata a luglio 2023 in piena campagna elettorale, la piscina è stata costruita frettolosamente con oltre un milione di euro tra fondi comunali e mutui. Ma i problemi sarebbero emersi fin da subito.

“Lo avevamo segnalato già a marzo – ricordano i consiglieri – a seguito di numerose lamentele e verifiche negli uffici comunali. L’impianto presentava criticità evidenti: locali non idonei, carenze strutturali e costi insostenibili per chi lo gestisce. Ma l’amministrazione ha preferito ignorare tutto.”

Non sono servite interrogazioni consiliari né richieste formali di chiarimento. Il silenzio dell’assessora ai lavori pubblici Rosalinda Del Signore, dell’assessore allo sport Leopoldo Liberati e dello stesso sindaco Bartolacci è stato definito “assordante” dall’opposizione.

Alessandro Tizi, capogruppo di Tuscania delle Idee, non usa mezzi termini: “Durante il consiglio comunale di marzo, siamo stati sminuiti e accusati di creare polemiche infondate. Liberati minimizzava tutto, mentre Bartolacci taceva. Oggi, i fatti parlano chiaro: sin dal 1° settembre 2023, appena due mesi dopo l’apertura, erano stati rilevati ben 26 difetti tecnici segnalati dai gestori. Nessuno è intervenuto.”

La chiusura estiva dell’impianto, considerata una figuraccia per la città, è stata definita “un fallimento amministrativo totale”. L’opposizione accusa la giunta di aver deliberatamente nascosto la situazione e di aver compromesso un progetto che avrebbe dovuto rappresentare un fiore all’occhiello.

Il gruppo consiliare ha espresso solidarietà ai lavoratori coinvolti e agli utenti privati del servizio, promettendo battaglia politica e trasparenza. “Non possiamo accettare che si spendano altri soldi pubblici per rimediare a errori così gravi. Chi ha sbagliato deve rispondere, in aula e nelle sedi opportune”, ha ribadito Tizi.

Infine, l’opposizione chiede un confronto pubblico immediato con gli assessori coinvolti: “Vogliamo sapere cosa è stato fatto e cosa si intende fare ora. Basta silenzi e reticenze. Tuscania merita di meglio. E noi continueremo a vigilare affinché non venga sprecato nemmeno un euro in più.”

[Fonte: viterbonews24.it]