In piscina ci sono tanti frequentatori e tutti potenziali veicoli di agenti patogeni che possono finire in acqua. Ecco perché è importante farsi una doccia sempre prima di entrare in acqua, e indossare una cuffia in lattice per evitare che forfora, capelli e scorie cutanee inquinino l’acqua. È importante anche muoversi con un paio di ciabatte, possibilmente aperte, adibite all’uso esclusivo in piscina, per evitare di trasportare anche con le scarpe eventuali germi e, allo stesso tempo, per proteggersi dal rischio, per esempio, di micosi ai piedi o di verruche. Per altro le ciabatte sono alleate anche contro gli scivoloni a bordo vasca.

In fatto di agenti patogeni, occorre prestare attenzione anche ai funghi, che trovano negli ambienti umidi il loro habitat ideale: abbiamo già detto di fare attenzione alle micosi dei piedi, proteggendosi con le ciabatte, ma basta sedersi a bordo piscina o nelle panche di uso comune senza l’ausilio di un telo mare personale perché i funghi possano facilmente insediarsi nella zona genitale, dove il film idrolipidico è spesso alterato dallo sfregamento dei costumi sintetici bagnati contro la pelle, favorendo la comparsa di micosi genitali. Meglio, quindi, Non sedersi mai sui bordi delle piscine e utilizzare teli personali per sedere su sdraio e panche.

Come al mare, anche in piscina c’è il rischio congestione se ci si immerge subito dopo mangiato: meglio aspettare, quindi, 2-3 ore per non correre pericoli. Infine, non bisogna sottovalutare il cloro, usato nelle piscine per disinfettare l’acqua, perché se in eccesso può irritare la pelle e le mucose. Per questo è consigliabile fare una doccia dopo ogni immersione e utilizzare gli occhialini protettivi per gli occhi. E bisogna asciugare bene le orecchie dopo le nuotate (senza bastoncini di cotone che possono lesionare la mucosa e favorire infezioni), per evitare che il ristagno di acqua e potenzialmente di germi favorisca la comparsa di otiti.

Valeria Ghitti

 

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