Lo Stadio del Nuoto di Caserta, una struttura che per anni ha rappresentato un punto di forza a livello nazionale, luogo frequentato da migliaia di sportivi, associazioni, famiglie e persone con disabilità oggi è immobile. Le piscine sono svuotate, le corsie deserte, gli accessi sbarrati.
Una chiusura avviata mesi fa per presunti problemi legati alla sicurezza strutturale, inizialmente annunciata come temporanea, si è invece tramutata in un blocco completo e prolungato. Le conseguenze non ricadono solo su nuotatori, bambini, anziani e cittadini che lì trovavano benessere, sport e inclusione. A subire le ripercussioni più gravi sono i dipendenti: istruttori, operatori e tecnici che da oltre trent’anni hanno dedicato la loro vita alla gestione della piscina provinciale. Oggi sono senza reddito, senza prospettive, senza tutele.
“Ci troviamo di fronte a un episodio emblematico di cattiva amministrazione pubblica – afferma Maurizio Del Rosso, ex consigliere provinciale e attuale coordinatore della Lega a Caserta – e chiediamo con determinazione che la gestione venga affidata al CONI, unico ente capace di garantire una gestione competente, interventi regolari e una progettualità coerente con il valore e la funzione di un impianto sportivo di tale importanza”.
Il gruppo della Lega Caserta, con il capogruppo Alessio Dello Stritto, il consigliere provinciale Fabio Schiavo, Donato Aspromonte ed Elio Di Caprio, è deciso a non arretrare. “Non è solo una questione sportiva, ma anche di rispetto e di lavoro – sottolineano – Sosterremo ogni iniziativa utile per ottenere la riapertura dell’impianto, il ritorno dei lavoratori e il ripristino di un servizio essenziale per la collettività. Non permetteremo che l’inerzia continui a generare danni”.
[Fonte: belvederenews.net]