Si apre molto presto, quest’anno, la tragica lista di incidenti che purtoppo siamo costretti a riferire ad ogni stagione estiva. Come ogni anno, per evitare di ripetere articoli nefasti, raggrupperemo tutti gli avvenimenti tragici in un unico articolo.

Ma la vicenda che ha visto la morte della piccola Tina, una bimba originaria del Mali, merita a nostro parere una attenzione in più. La piscina è a servizio di una villa dedicata alla attività di B&B e ristorazione e non era recintata. Chiunque abbia mai partecipato a feste e cene sa quanto sia difficile trattenere i bambini impedendo loro di giocare e il pericolo della piscina è troppo grande perchè rimanga senza nessuna protezione.

Gli strumenti non mancano: dalla semplice recinzione ai sistemi di allerta con fotocellule, ormai da tempo obbligatori in altri Paesi. Sistemi che salvaguardano l’estetica e, diciamolo pure, la vanteria dei proprietari di una piscina che, dopo aver speso tanto, non vogliono rinunciare a mostrarla. A costo, a volte, di sacrificare la vita di una bambina e di rovinare anche la propria.

 

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