Il “popolo delle partite IVA”, a causa di una arretrata cultura economico-sociale, non gode in Italia della giusta considerazione. si legge sul sito di ACTA:

Per lungo tempo (e ancora oggi, per qualcuno) siamo stati erroneamente considerati evasori o semplicemente precari, lavoratori residuali, frutto acerbo di una trasformazione dei sistemi produttivi. Oggi i fatti dimostrano che senza di noi il Paese non cresce, che le imprese restano al palo, ancorate al passato, che lo sviluppo non trova spunti di qualità e neppure elementi di equilibrio, che la politica tace, che la creatività soffoca. 

Per questo è nato il Manifesto, una dichiarazione di intenti e nello stesso tempo una richiesta di giusta e corretta attenzione nei confronti di un settore che necessita di garanzie sociali.

Per saperne di più visita il sito di ACTA: http://www.actainrete.it/2010/10/questo-e-il-nostro-manifesto/