Il surriscaldamento globale è (purtroppo) una realtà con la quale bisogna fare i conti, preparandosi ad adattare la propria attività alle nuove condizioni climatiche.

Una delle caratteristiche principali del lavoro nelle piscine scoperte, che sia quello del costruttore come quello del gestore, è la stagionalità. Fino a poco tempo fa, è esistito il periodo nel quale si lavorava moltissimo, forse anche troppo, ed il periodo nel quale non c’era niente, ma proprio niente, da fare.

Già da qualche anno qualcosa era cambiato, perchè la demarcazione tra la stagione calda e quella fredda si stava affievolendo, ma il 2022 ha dimostrato che “non ci sono più le mezze stagioni”, definitivamente. Le immagini delle migliaia di turisti nelle stazioni balneari, molti dei quali distesi al sole nelle spiagge durante il ponte di Ognissanti, sono la dimostrazione più lampante di questo fenomeno.

I balneari si stanno interrogando su come modificare le aperture (ed i conseguenti allestimenti) delle spiaggie durante quello che una volta era l’inverno, e anche le piscine dovranno adeguarsi.

Per i gestori, dal punto di vista del risparmio energetico questa situazione è come una manna dal cielo, vista la situazione tragica dei costi dell’energia. Ipotizzando una situazione nella quale le piscine coperte sono necessarie per un tempo di due o tre mesi al massimo, probabilmente l’attività dei gestori delle piscine pubbliche potrebbe continuare senza gli enormi problemi che si prospettano in questi periodi.

I costruttori di piscina potrebbero programmare i cantieri durante il periodo invernale, senza più il timore dei lunghi periodi di gelo, e dedicare i torridi mesi estivi, nei quali lavorare alla costruzione sta divendando persino pericoloso per la salute, alla sola manutenzione. Nel caso di questa tipologia di aziende, la stagionalità sparirebbe del tutto.

Siamo pronti? Certo che no, per ora, ma è meglio cominciare a pensarci, e cominciare a farlo in fretta, perchè se e quando arrivirà questa situazione, ed è più che probabile che arrivi, non essere preparati potrebbe rivelarsi un problema ulteriore.