L’importanza dei cosi’ detti “collegiali” nello sport e nel nuoto in genere, assumono sempre più un significato nei confronti dello stare insieme e dell’approfondimento della tecnica e dei valori personali e di gruppo degli atleti.

Quindi non solo il cosi’ detto “spirito di gruppo” o di squadra da un punto di vista Psicologico e quindi cognitivo del termine, ma anche da un punto di vista di quell’incremento della prestazione umana”fisica” per la ricerca delle “performance” e per l’osservazione di quei particolari che normalmente durante gli allenamenti quotidiani, diventano cosa difficile da mettere in evidenza.

I diversi allenatori e spesso i prescelti vengono visti(atleti) con occhi diversi; tutti sono più attenti ai particolari, tutti sono piu’ disponibili (c’è meno stress), il tempo a disposizione viene gestito meglio sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo per la tecnica del nuoto richiesto.

Si cercano i miglioramenti degli atleti, e spesso il loro limite.

Due allenamenti quotidiani in acqua, in vasca lunga fanno la differenza.

Si ricercano le migliori condizioni, sia nel recupero attivo che passivo…….

Le ripetute, i recuperi, il lavoro programmato le metodologie gli strumenti a disposizione, permettono che i tempi richiesti in allenamento sulle varie distanze e nei vari stili diano il massimo dell’espressione di ognuno dei partecipanti.

L’elevazione della sopportazione del lattato ematico e quindi della cosi’ detta soglia di resistenza alla fatica diventano in questo caso un momento di ricerca intensa e spasmodica .(Vedi Sport ambiente e limite umano Ed. Scientifiche Mondadori-Cerretelli, Di Prampero 1985).

Il superamento degli ostacoli e delle difficoltà soprattutto se pensiamo ad atleti di vertice della FINP(Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), non possono che seguire l’iter prestazioni, risultati, gruppo. Il ruolo di leader in un contesto di dinamismo e competitività dove l’identificazione dei risultati e il coinvolgimento coeso delle persone possono fare la differenza,

la gestione del gruppo e la loro produttività, ci porta all’analisi dei risultati di una recente ricerca (pubblicata su SDS CONI Roma Aprile-Giugno 2014 La Leadership in un’ottica costruttivista pag. 63 Vincitore del premio Madella -P.Pintus E. Morosi). Il nuovo questionario definito GCLQ, mette in evidenza i punti di vista e il loro eventuale gap. In allenamento, gara, pre-gara e post- gara) .

Nel nuoto paralimpico ad esempio si ricerca la ritmizzazione dell’azione . quindi quello che viene definito un compromesso tra velocità-precisione nei movimenti continui e veloci. Nella storia sulla ricerca delle abilità motorie Woodworth 1989, è stato uno dei primi a studiare il fenomeno del rapporto tra velocità e precisione , dimostrando che all’aumentare della lunghezza e della velocità dei movimenti per tirare una riga ne diminuiva la precisione.

Ma nel 1954 P. Fitts Psicologo contribui’ in modo sostanziale alla nostra comprensione di questa relazione, descrivendo per la prima volta un principio matematico concernente la velocità e la precisione dei movimenti. Questo principio è diventato noto come la legge di Fitts. La nozione generale di compromesso velocità precisione cioè la tendenza a sacrificare la precisione alla velocità o viceversa a seconda delle richieste del compito è uno dei principi fondamentali del comportamento motorio. Questo principio è stato verificato in molti e diversi ambienti(sottacqua, come in laboratorio) in popolazioni diverse(dai bambini agli anziani) e in movimenti dei quali si usano diverse parti del corpo (dita, mani, braccia).E’ stato osservato che il compromesso vale persino per l’esecuzione di movimenti più moderni , come le azioni con le quali viene controllato il movimento di un cursore sullo schermo di un computer(Rosenbaum 1991)Perciò la legge di Fitts descrive l’efficienza di processi combinati a circuito aperto e a circuito chiuso che concorrono all’esecuzione di azioni di tipo veloce e preciso.In tali movimenti tutti i processi a circuito aperto e a circuito chiuso potenzialmente operano insieme.(il modello concettuale della legge).

E’ ragionevole pensare che i movimenti lenti siano più precisi, almeno in parte perché chi li esegue ha più tempo per rilevare gli errori e correggerli. La legge di Fitts indica che se gli errori sono troppo grandi , per ridurli deve essere rallentato il movimento.

 

 

 

 

Nel 1988 Meyer et. al. Hanno introdotto un modello più formale dei processi messi in atto dagli individui quando riducono la velocità per migliorare la precisione . Comunque una serie di quesiti restano irrisolti : Ad es. che cosa fa modificare l’accuratezza del movimento se la persona cerca di eseguire l’azione più rapidamente?. E nel caso di azioni veramente veloci, come può la precisione dipendere dal numero di correzioni, se presumibilmente non si sta elaborando alcun feedback mentre il movimento viene realizzato ?

Nel libro l’Allenamento Ottimale nella parte III si definisce l’allenamento della tecnica e della tattica sportiva.

Definizione del concetto:

Per tecnica sportiva si intende una procedura , generalmente sviluppata nella pratica dei vari sport che permette di risolvere un determinato problema di movimento nel modo più razionale e economico possibile. Quindi la tecnica di una disciplina sportiva corrisponde a quello che potremmo chiamare tipo ideale di movimento che però mantenendo gli indici caratteristici del movimento stesso può essere soggetto a cambiamenti adattati alle particolarità individuali di chi lo esegue(stile personale) Zech 1071, Martin 1977, Pietka, Spitz, 1976.

Djackov 1973, definisce la maestria tecnica come completa padronanza di strutture economiche del movimento proprie di un esercizio sportivo quando viene utilizzato per raggiungere il massimo risultato possibile nelle condizioni più dure di competizione sportiva.

Fine prima parte

Prof. Giuseppe Righini – Docente di Scienze Motorie

Docente FIN SIT

Istruttore Specialistico di Pallanuoto

Istruttore FINP

Maestro di Salvamento

gi.righigi@alice.it

 

 

Bibliografia:

 

L’Allenamento Ottimale Calzetti Mariucci 2001 j. Weineck

Vincere Insieme P.Pintus, P. Petaccia F. Angeli 2009

Sport ambiente e limite umano Ed. Scientifiche Mondadori 1985 Cerretelli, Di Prampero

Apprendimento Motorio e Prestazione SSS Roma 2000 Schmidt/Wrisberg

Rivista SDS Roma Calzetti Mariucci Aprile Giugno 2014

Atti del convegno “L’inserimento degli allievi con disabilità all’interno delle società sportive di nuoto” Como/Montrasio 24/25 Ottobre 2009

Principi e scopi per l’apprendimento ed il perfezionamento di abilità motorie nel nuoto FIN SIT ESL 1983

Psicologia dello sport Martens 1991 Collana scienza e sport /borla

Mi Alleno nuotando con stile e book Ed. Caraba’ 2015 Giuseppe Righini

Manuale di Sopravvivenza acquatica per mamma e papa’ Ed. Caraba’ 2014 Giuseppe Righini