Chi è il buon capo?

E’ colui che a fine mese riesce a far risultare il segno più sulla cassa?

Oppure colui che stringe un bel rapporto con i propri collaboratori?

Colui che sta attento alle esigenze del cliente?

È quello che siede esclusivamente dietro una scrivania senza farsi mai vedere?

 

Un buon capo deve possedere sicuramente un mix di tutte queste caratteristiche, perché questo è l’unico modo per avere un leader vincente all’interno dell’impianto. Ovviamente dovrà conoscere le basi dell’amministrazione aziendale (come pagare un fornitore, usare un gestionale, ricordarsi le scadenze), dovrà avere ottime capacità relazionali, ma cosa più importante dovrà essere in grado di selezionare le diverse figure da inserire nel suo organico. L’abilità nel capire chi inserire nello staff della scuola nuoto, chi nello staff dell’acqua fitness e chi posizionare alla reception sarà l’elemento che farà la differenza, quello per cui la piscina potrà essere scelta o meno dall’utente.

 

Quindi chiunque abbia queste caratteristiche può essere un buon capo? Non esattamente!

La figura ideale del capo perfetto dovrà aver ricoperto i ruoli che lui stesso sovrintende, cioè l’istruttore, l’assistente bagnanti, e (perché no?) anche avere capacità di coprire un ruolo in reception. Avendo svolto in precedenza queste mansioni, riuscirà sicuramente a capire quali sono i limiti lavorativi delle diverse categorie, con gli eventuali problemi che vi si possono presentare. Riuscirà, di conseguenza, a gestire anche le obiezioni degli stessi collaboratori, au quali potrà rispondere traendo spunto dal proprio bagaglio di esperienza personale.

Quando si saranno trovate le persone giuste si potrà delegare a ognuno il proprio compito, ma con l’accortezza di sincerarsi che tutto venga fatto nel migliore dei modi. Si potrebbe, allora, pensare che delegare il lavoro ad altri sia inutile, se vi è comunque la necessità di controllare il loro operato. Così non è, in quanto delegare agli altri è necessario per la crescita dell’impianto e per accrescere la professionalità di chi vi lavora. Un buon capo deve saper delegare, anche perché se facesse tutto da solo rischierebbe di non farlo bene, di lasciare delle cose a metà, ottenendo un risultato ugualmente non soddisfacente.

 

Andrea Miano