Dalla fine dell’anno scorso è in corso un rialzo abnorme del costo delle materie prime, comprese, purtroppo, quelle necessarie alla realizzazione di piscine.

Il perché il prezzo delle materie prime stia aumentando in modo esponenziale è chiaro a tutti: molta richiesta e poca disponibilità. Ma perché abbiamo improvvisamente scoperto di non avere disponibilità? Anche in questo caso la risposta è semplice: perché la Cina, che da sola rappresenta oltre il 50% della produzione e del consumo dell’acciaio (fonte il Sole 24Ore), per esempio, ha avuto un autentico boom per quello che riguarda le costruzioni, quindi ha fatto “scorta”, per così dire, di tutte le materie prime ad esse collegate. Se a questo aggiungiamo anche che a causa della pandemia molti porti sono rimasti chiusi e le spedizioni bloccate, appare chiara la gravità del momento che stiamo attraversando. Vista la situazione particolarmente favorevole, anche i trasportatori navali hanno aumentato la loro tariffa. Se prima, infatti, erano sufficienti 1000/1500 USD per un container di 20 piedi, adesso la richiesta è arrivata a 6000/7000 USD a seconda del porto di arrivo (fonte Eurospapoolnews).

In questo “mare” di aumenti fuori controllo e ritardi nelle consegne, si sono trovate a “nuotare” le aziende distributrici e fornitrici del nostro settore, che inevitabilmente hanno dovuto aumentare in corsa i propri listini, anche in modo molto sensibile. È accaduto anche più di una volta a stretto giro, differenziando tali aumenti a seconda delle categorie merceologiche.

Fatalmente, anche i costruttori hanno dovuto affrontare la questione, in piena stagione e probabilmente avendo già contrattualizzato dall’anno precedente le installazioni di piscine.

Nessuno dei player in campo è ovviamente stato in grado di far fronte, con le proprie forze, all’aumento dei prezzi, che spesso hanno portato ad un attrito con il cliente finale che stentava a credere alla circostanza così come raccontata.

Purtroppo questa condizione è destinata a continuare ancora e l’unico consiglio che possiamo dare ai costruttori è quello di decontestualizzare la situazione e far presente ai loro clienti che si tratta di una congiuntura economica internazionale. Altresì, consigliamo loro anche di emettere preventivi con scadenza molto breve e programmare al meglio le loro installazioni, magari introducendo il concetto di prenotazione.

Nello Puci – Coordinatore di Acquanet