Il Piano Nazionale di Contenimento dei Consumi di Gas Naturale pubblicato dal MITE (Ministero della Transizione Ecologica) esclude le piscine.

Il grave problema di approvvigionamento di gas dalla Russia ha costretto tutti i Paesi europei, Italia compresa, a promuovere politiche di contenimento dei consumi. A tale proposito, il MITE ha pubblicato il “Piano Nazionale di Contenimento dei Consumi di Gas Naturale” per fronteggiare i rincari del gas naturale con l’obiettivo di ridurre i consumi e promuovere il ricorso alle fonti rinnovabili.

Questo piano contiene, tra le altre, misure di riduzione delle temperature negli edifici pubblici, che si temeva potessero riguardare anche le piscine coperte aperte al pubblico e di proprietà pubblica. Tale possibilità è esclusa, in quanto il Piano, al punto 3.2 indica: Si precisa che sono fatte salve le utenze sensibili (es. ospedali, case di ricovero ecc.) di cui al DPR n.74/2013.

Il DPR n.74/2013 all’art.4, comma 5 precisa:

5. Le disposizioni di cui ai commi 2, 3 e 4 non si applicano:

a) agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici;
b) alle sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali;
c) agli edifici adibiti a scuole materne e asili nido;
d) agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili;
e) agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione

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