E’ uscito il più recente, ad oggi, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) decreto 10 aprile , che contiene le nuove indicazioni sui comportamenti da adottare in merito all’emergenza Covid-19.

Se le piscine pubbliche continuano a restare chiuse, per la filiera della manutenzione e della costruzione le notizie sono moderatamente buone. Pur proseguendo lo stop delle attività cantieristiche che congela tutta l’attività di costruzione e ristrutturazione (la Liguria vorrebbe però sbloccare alcune di queste attività), i codici ATECO dell’allegato 3 e le attività al dettaglio dell’allegato 1 permettono una parziale ripresa del lavoro a tutte quelle aziende in possesso delle corrette abilitazioni.

Nel web-meeting del 15 aprile organizzato da AcquaNet Associazione Piscine, con l’aiuto di Alfredo Trinchese, responsabile sviluppo istituzionale di Conflavoro e di Damiano Saggioro, consulente di Acquanet per i rapporti con le camere di commercio, è stato fatto il punto della situazione.

Chi può lavorare, dunque? La risposta è nell’art.1, comma a) nel quale si specifica che “sono consentiti solamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative” e nell’art.2 comma 1: “Sull’intero territorio nazionale sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 3.

L’Allegato 3 riporta una serie di codici Ateco, tra i quali rientrano anche alcuni tipici delle attività collegate alle piscine, come i sottocodici del 43.2 (Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzione ed installazione) e il codice 81.29.99 “altre attività di pulizia nca (tra  cui manutenzione e pulizia delle piscine). Per avere maggiori informazioni sui codici e sotto-codici Ateco questo è il link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/strumenti/codici-attivita-e-tributo/codici-attivita-ateco

Le aziende che riportano nella propria visura camerale uno o più codici Ateco tra quelli elencati nell’allegato 3 possono quindi operare, rispettando il protocollo condiviso di regolamentazione sottoscritto il 14 marzo tra il Governo e le parti sociali (art.2, comma 10).  protocollo_condiviso_20200314

Negli spostamenti raccomandiamo di portare con se copia dell’allegato 3 (elenco codici ATECO permessi) e del proprio certificato camerale in cui appare uno dei codici elencati. E’ buona norma farsi mandare dal cliente una richiesta scritta dell’intervento che servirà a meglio spiegare il motivo del viaggio alle autorità di vigilanza con le quali invitiamo tutti a dimostrarsi collaborativi. Se lo spostamento comporta un cambio di Regione, va verificato che non siano vigenti provvedimenti che lo impediscono  (sono pubblicati sui siti delle singole Regioni). Nel caso in cui più persone viaggino sullo stesso automezzo dovranno indossare la mascherina.

Il DPCM del 10 aprile permette poi alle aziende del nostro settore già autorizzate al commercio al dettaglio, di evadere gli ordini ricevuti via internet, telefono, mail, ecc. Alcune Regioni, tra cui la Lombardia, hanno espressamente autorizzato anche le consegne a domicilio dei prodotti ordinati. Nelle altre Regioni non è però chiaro se la consegna possa essere effettuata direttamente dal venditore o se debba essere affidata ad uno spedizioniere.

Le attività produttive sospese possono, previo comunicazione al Prefetto di competenza, non solo permettere l’accesso ai locali del proprio personale e/o di terzi delegati, per attività amministrative, di vigilanza, pulizie e manutenzione ma anche di riprendere la attività di ricezione e spedizione merci ovviamente sempre nel rispetto dei protocolli si sicurezza.

Ora più che in passato risulta quindi importante verificare la corretta abilitazione della propria azienda. L’unico documento da consultare è il proprio certificato camerale. Lì devono risultare, attività, codici ATECO e abilitazioni. Le Camere di Commercio sono operative ed è quindi possibile anche in questo periodo richiedere integrazioni. Acquanet, attraverso i suoi consulenti esterni, fornisce assistenza ai propri Associati anche in questo. L’associazione, resta a disposizione dei propri associati per chiarimenti ed informazioni sul tema, attraverso i propri canali di comunicazione: info@acquanetpiscine.it – tel 0376854931 – cell./ whatsapp 3335259383