Lo stabilisce la Corte di Giustizia Europea in merito alla causa C-484/14, in cui la Corte è chiamata a stabilire se e a quali condizioni il gestore di un esercizio commerciale che offre gratuitamente al pubblico una rete Wi-Fi non protetta possa essere considerato responsabile delle violazioni commesse dagli utenti che ne usufruiscono.

Nel caso specifico si tratta del reato di violazione dei diritti d’autore, di cui in un primo tempo era stato accusato il gestore di un pubblico esercizio nel quale un’opera musicale era stata illecitamente scariicata e messa in rete, a Monaco di Baviera, in Germania. L’illecito sarebbe consistito nel non aver protetto adeguatamente la rete di connesisone, rendendo possibile il download e la successiva diffusione.

Secondo l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea, invece, il gestore di un esercizio commerciale che offra gratuitamente al pubblico una rete Wi-Fi, in via accessoria rispetto alla sua attività economica principale, va considerato un prestatore del servizio di mere conduit ai sensi della Direttiva 2000/31/CE, perciò non risponde delle violazioni commesse dagli utenti che usufruiscono della rete messa a disposizione.

L’auspicio è che non si debba giungere fino alla Corte Europea per vedere riconosciuto un principio che appare assolutamente logico!

 

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