In un comunicato diffuso a livello nazionale dalla stampa, i medici di base polemizzano con piscine e palestre che richiederebbero, a loro dire, certificati medici non obbligatori, e questo unicamente al fine di tutelarsi maggiormente.

In realtà, il Decreto del Fare ha sì abolito l’obbligo del certificato medico per attività ludico-sportiva, ma lo ha mantenuto per le società e le associazioni affiliate alle federazioni e/o agli enti di promozione sportiva. La quasi totalità delle gestioni di piscine e palestre è costituita da associazioni e/o società sportive e quindi mantengono in capo l’obbligo di richiedere il certificato medico.

Se questo venisse meno, molto probabilmente calerebbero in modo consistente le richieste di prestazione ai medici stessi, visto il costo elevato, il tempo perso e l’avversione sempre più forte da parte degli utenti a pagare un servizio che, molto spesso, dal medico stesso non viene svolto.