La piscina Manara Sartori resterà chiusa per almeno altri due anni. È quanto emerso durante la commissione consiliare tenutasi a Palazzo Gilardoni (l’avevamo annunciata qui), dove il sindaco Emanuele Antonelli ha annunciato un intervento radicale per la riqualificazione dell’impianto: serviranno tra i cinque e i sei milioni di euro, con una riapertura parziale prevista non prima di gennaio 2027, mentre il completamento dell’intero complesso potrebbe slittare all’estate dello stesso anno.
L’intervento, spiegano dal Comune, sarà realizzato tramite project financing: una modalità che coinvolgerà investitori privati nella ricostruzione dell’impianto, che da anni soffre gravi problemi strutturali. Tra le criticità emerse: infiltrazioni, danni statici e perdite nella vasca da 50 metri, mai risolte nonostante anni di interventi.
«Non esiste un piano B – ha ribadito Antonelli – Agesp non è più in grado di gestire la struttura, e procedere a interventi parziali sarebbe stato solo uno spreco di risorse». Il Comune ha dunque avviato contatti con operatori del settore, puntando a una soluzione di lungo periodo, con concessione pluriennale.
Per l’estate, però, è confermata la riapertura della parte esterna dal 31 maggio, con Aquamore ancora alla gestione temporanea. Sul fronte delle società sportive, l’amministrazione ha annunciato ristori economici straordinari fino a luglio per mitigare i disagi.
Il dibattito in aula è stato acceso. Il consigliere Emanuele Fiore ha chiesto maggiore chiarezza per le società, mentre Paolo Pedotti (PD) ha criticato la mancanza di vigilanza passata. Antonelli ha ammesso responsabilità nella gestione, ma ha risposto duramente alle critiche, soprattutto a chi si è rivolto al prefetto: «Tutti possono farlo, ma non si perda tempo inutilmente».
Il vicesindaco Folegani ha ribadito la volontà politica di sostenere le realtà colpite e ha promesso un futuro con costi calmierati per le associazioni. Obiettivo: restituire alla città un impianto sportivo all’altezza della sua storia.
[Fonte: varesenoi.it]