Non è del tutto semplice comprendere le intenzioni del legislatore, che nel DECRETO-LEGGE 21 giugno 2013, n. 69,  dice testualmente:

  Art. 42-bis.       Ulteriore soppressione di certificazione sanitaria    1. Al fine di salvaguardare la salute dei  cittadini  promuovendo la pratica sportiva, per non gravare cittadini e  Servizio  sanitario nazionale di ulteriori  onerosi  accertamenti  e  certificazioni,  e' soppresso l'obbligo di certificazione per l'attivita'  ludico-motoria e amatoriale previsto dall'articolo 7, comma 11, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge  8 novembre 2012, n. 189, e dal decreto del  Ministro  della  salute  24 aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 169 del 20 luglio 2013.    2. Rimane  l'obbligo  di  certificazione  presso  il  medico  o  il pediatra di base per l'attivita'  sportiva  non  agonistica.  Sono  i medici o pediatri di base annualmente a stabilire,  dopo  anamnesi  e visita, se i pazienti  necessitano  di  ulteriori  accertamenti  come l'elettrocardiogramma.

L’art.7 comma 11 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 è quello che istituisce l’obbligo generico della certificazione, meglio specificato con il Decreto Balducci.

Non sarà più quindi obbligatorio presentare il certificato medico per le attività amatoriali, cioè quelle organizzate da società diverse dalle società sportive o dalle scuole. Tale obbligo ha avuto una vita davvero breve, meno di un mese.

Comunque la si pensi, resta da dire che un simile via vai di norme non è ammissibile, in un Paese che si dichiara un paese civile…