Le nanotecnologie, che gestiscono l’utilizzo dei nanomateriali, sono sempre più diffuse nella nostra vita quotidiana. Anche nelle piscine si stanno diffondendo queste nuove tecnologie, soprattutto sotto forma di rivestimenti che impediscono lo sporcamento e il deterioramento delle superfici, nonchè come trattamento delle pavimentazioni per renderle antisdrucciolevoli.

La nanotecnologia è un ramo della scienza applicata che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale inferiore al micrometro (in genere tra 1 e 100 nanometri) e della progettazione e realizzazione di dispositivi in tale scala.

Secondo alcune stime entro il 2014 saranno 10 milioni i lavoratori coinvolti nel settore delle nanotecnologie a diretto contatto con i nanomateriali. I nanomateriali permettono applicazioni nuove e creano nuove speranze, ma, proprio a causa delle loro dimensioni, possono oltrepassare facilmente le barriere fisiologie. Quali sono i costi da pagare in termini di salute? Esistono pericoli concreti?
Per cercare di rispondere a tutti questi quesiti, l’INAIL ex-Ispels ha pubblicato il “Libro Bianco” dedicato ai pericoli delle nanotecnologie.
E’ necessario, secondo l’INAIL, avere al più presto un quadro chiaro del problema. Nessun allarme, solo una verifica di “sviluppo sostenibile”. Servirà, oltre che per valutare i pericoli, per trovarsi pronti con adeguati sistemi di prevenzione quando sarà necessario.
Il Libro Bianco è così strutturato:

  • Definizioni dei nanomateriali
  • Prospettive nei settori produttivi in Italia
  • Mappature e necessità della ricerca
  • Protocolli di acquisizione delle informazioni e metodi di caratterizzazione dell’esposizione a nanomateriali
  • Effetti sulla salute dei nanomateriali ingegnerizzati
  • Valutazione e gestione del rischio
  • Prospettive di policy e strategie di comunicazione

Per scaricare il Libro Bianco INAIL sui Nanomateriali clicca QUI