Premessa

Negli ultimi venti anni si è sviluppato un settore specifico di studi che coinvolgono la persona totalmente (concetto olistico) , analizzando il comportamento e le relative risposte interagendo con l’eredità biologica e quella culturale.

La persona, attraverso uno scambio attivo di informazioni con il contesto sociale, culturale di appartenenza , riproduce e trasmette in maniera selettiva attività, comportamenti e norme sulla base dell’elaborazione soggettiva dell’informazione proveniente dall’esterno(Massimini, Inghilleri, Delle Fave, 1996).

Giorno dopo giorno nel corso della vita , il soggetto seleziona e riproduce un numero limitato di informazioni tra quelle a disposizione nel contesto culturale(attività , interessi, convinzioni etiche, morali e politiche).

Tale processo è stato definito “selezione psicologica”(Csikszentmihalyi e Massimini 1985).

La qualità dell’esperienza soggettiva esercita un’influenza decisiva su tale processo.

In particolare , è stato individuato in questo contesto il ruolo fondamentale del flow o Optimal experience , stato di coscienza che nell’ambito delle fluttuazioni giornaliere dell’esperienza si configura come altamente complesso e positivo(Csikszentmihalyi, 1975, 1982,1988).

Esso è caratterizzato da :

 

  1. Percezione soggettiva di elevate opportunità d’azione ambientali (challenge-sfide), cui si contrappongono adeguate capacità personali(Skill-abilità).
  2. Focalizzazione dell’attenzione sull’attività in corso
  3. Coinvolgimento
  4. Controllo della situazione
  5. Chiari riscontri (feedback) sull’andamento dell’attività
  6. Chiari obiettivi da raggiungere
  7. Stato affettivo positivo
  8. Motivazione intrinseca(Deci and Ryan 1985)
  9. Alterata percezione del trascorrere del tempo
  10. Assenza di auto-osservazione

Nell’ambito pertanto di numerosi studi transculturali, che hanno condotto alla campionatura di oltre 3000 soggetti , l’esperienza ottimale è stata riconosciuta in media dall’80% degli intervistati, e si è evidenziata la stabilità delle sue caratteristiche psicologiche , pur in contesti sociali e culturali molto diversi, ed indipendentemente dall’età, genere, livello di scolarizzazione dei soggetti(Massimini,Delle Fave,Csikszentmihalyi1988).

L’associazione di attività specifiche all’esperienza di Flow, orienta la selezione psicologica, plasmando il “tema di vita”(Csikszentmihalyi, Beattie 1979), cioè l’insieme di attività interessi personali, relazioni sociali cui l’individuo si dedica preferenzialmente nel tempo.

Questi fattori sono alla base del processo di sviluppo individuale, in virtù della struttura dinamica dell’esperienza ottimale; nello svolgimento di un’attività associata al flow, la percezione di challenges elevati promuove un corrispondente incremento degli skills.

Nel tempo ed in seguito all’affinamento delle abilità personali, il soggetto sarà indotto a cercare sfide sempre maggiori, ed a migliorare parallelamente le proprie competenze, facendo si che la percezione di bilanciamento tra challenges e skills si mantenga e permetta l’esperienza di flow, ma si attesti a livelli di complessità sempre più elevati.

Esistono tuttavia alcuni fattori interni ed esterni all’individuo che influenzano l’insorgere del flow:

  1. le caratteristiche dell’attività. Per favorire il verificarsi di un’esperienza gratificante ed altamente strutturata, in cui il soggetto possa raggiungere elevati livelli di concentrazione , di coinvolgimento e di motivazione intrinseca nonché percepire challenges superiori alla media , occorre che il compito da svolgere sia adeguatamente complesso, fornisca chiari feedback e chiari obiettivi, richieda l’uso di abilità specifiche(nuoto)ed implichi un ruolo attivo dell’individuo.

  2. Le caratteristiche del soggetto. Il flow è uno stato esperienziale e si basa sulla percezione soggettiva delle opportunità d’azione . Individui diversi per predisposizioni individuali(sia a livello di talento spiccato, che di abilità cognitive specifiche(si veda la teoria delle intelligenze multiple di Gardner, 1985)possono reperire challenges , in attività differenti pur disponendo del medesimo insieme di opportunità ambientali:la musica. La matematica, la pittura, lo sport sono ambiti di coltivazione in gran parte selezionati in funzione di tali fattori strettamente individuali. Tuttavia, la possibilità di esperire il flow è anche connessa al sistema motivazionale dell’individuo.

Si è sviluppato a tale proposito il concetto di personalità autotelica(Delle Fave, Massimini1988, Csikszentmihalyi 1990) in cui la motivazione intrinseca e la tendenza all’esplorazione dell’ambiente predominano nell’interazione del contesto e con le opportunità che esso offre al soggetto.

 c)la cultura in cui il soggetto vive e le effettive possibilità di fruizione delle opportunità ambientali .

L’eredità culturale, il livello di istruzione, lo status socio-economico , il retroterra educativo familiare influenzano il numero e la natura dei challenges con cui l’individuo può confrontarsi e nei confronti dei quali ha la possibilità di affinare le proprie capacità(Delle Fave e Massimini 1991), Non è casuale che molti atleti(nuotatori, calciatori, boxer, velocisti di atletica, ecc) provengano da condizioni sociali disagiate, dove i bambini spesso non hanno accesso all’educazione formale , ma sono più liberi di esercitare le proprie abilità nella coltivazione dell’attività fisica.

 

Prof. Giuseppe Righini

Docente UCSC Milano

 

Bibliografia:

Centro studi e formazione in psicologia dello sport www.psicosport.it

Atti del 1° Convegno Nazionale 1999 Milano Flow e Peak Performance : discipline a confronto

Delle Fave, Bassi 1998 Esperienza di Flow e sviluppo della complessità nel comportamento umano

Informazione in Psicologia , Psicoterapia, Psichiatria 32,33, 32, 47

Massimini,Inghilleri Delle Fave, La selezione psicologica 1996 Milano IULM