Ma con quale modalità?
I centri benessere e termali in Italia da sempre soffrono della mancanza di regole chiare e precise. Ancor di più in questa fase di emergenza sanitaria Covid-19
Dall’uscita del primo Dpcm del 23 febbraio 2020 sono susseguiti ulteriori decreti, ordinanze , linea guida erogati da Enti, Ministero, Fin, Inail, Regioni.
Tutte le attività sono passate al vaglio dal comitato tecnico scientifico per una riapertura ed i relativi protocolli dimenticando il settore del wellness fortemente penalizzato dalla situazione Covid-19
Ancor più delle piscine o dei parchi acquatici si può garantire lo spazio di distanziamento tra le persone all’interno e all’esterno delle cabine oltre al fatto che da anni i centri benessere e termali applicano i parametri di sanificazione dell’acqua e degli ambienti.
I recenti studi scientifici affermano che il virus non resista negli ambienti caldi come saune e bagni turchi ma le ultime linee guida del 25 maggio per la riapertura delle attività produttive stabiliscono che bagni turchi e saune si possono aprire solo se parte di strutture ricettive.
Tu lo sapevi?
Le sopracitate linee guida si applicano alle strutture termali e ai centri benessere anche inseriti all’interno di strutture ricettive e alle diverse attività praticabili in tali strutture quali terapie, cicli di cure ecc.
Prima della riapertura dei centri e delle prestazioni termali, ivi permesso, è necessario seguire tutte le indicazioni appartenenti a questo settore che andranno integrate, in funzione dello specifico contesto, con quelle relative alle piscine, alle strutture ricettive e ai servizi della persona.
Di seguito le MACRO INDICAZIONI GENERALI che vanno “spacchettate” e personalizzate in base alla struttura di riferimento:
- Garantire un’adeguata informazione e sensibilizzazione degli utenti sulle misure igieniche e comportamentali utili a contenere la trasmissione del SARS-CoV-2 attraverso apposita segnaletica e cartellonistica.
- Prima dell’accesso potrà essere rilevata la temperatura corporea
- Redigere un programma il più possibile pianificato delle attività per prevenire eventuali condizioni di aggregazioni e regolamentare i flussi negli spazi comuni
- Privilegiare l’accesso alle strutture e ai singoli servizi tramite prenotazione
- Dotare l’impianto di dispencer con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani
- La postazione dedicata alla cassa e alla reception può essere dotata di barriere fisiche
- Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni al chiuso
- Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoio e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 mt
- Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie e sdraio, lettini) di almeno 1,5 metri e di 10 metri tra ombrelloni (a paletto)
Le linee guida prevedono anche indicazioni precise per quanto riguarda:
- TRATTAMENTI ALLA PERSONA (es. fango-balneoterapia, massoterapia) dove viene normato l’utilizzo o meno dei guanti duranti il trattamento e della mascherina con visiera protettiva. E’ consentito praticare massaggi senza guanti purché l’operatore prima e dopo ogni cliente proceda lavaggio e disinfezione delle mani e dell’avambraccio. Il cliente deve indossare la mascherina durante il trattamento.
- PISCINE TERMALI con densità di affollamento in vasca di 7mq di superficie acqua a persona (vasche sportive) e di 4mq per le vasche relax. Le vasche o le zone idromassaggio che non possono rispettare tali superfici dovranno essere utilizzate da un solo bagnante
- CENTRI BENESSERE dove il contingentamento degli accessi prevede il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri in tutti glia ambienti chiusi (salvo gli appartenenti allo stesso nucleo familiare. L’accesso a bagni turchi e saune è inibito a meno che inseriti come servizio esclusivo per le camere degli ospiti.
- TRATTAMENTI INALATORI saranno permessi in stabilimenti ove garantiscono oltre ad un un’anamnesi molto accurata e specifica tutte i protocolli di distanziamento interpersonale, sanificazione e ricambia d’aria dei locali.
Insomma un vero e proprio puzzle da comporre (ovviamente uno diverso dall’altro) che spesso per i proprietari o gestori diventa una missione impossibile per chi opta per riaperture in tempi ristretti.
Paola Buratto – spa Manager
Hai bisogno di aiuto con il protocollo covid del tuo centro benessere? Lo facciamo noi! Scrivici ad info@professioneacqua.it