MODELLI SOLIDI

Sin qui si è visto come fisiologicamente si aumenti il volume del torace attraverso l’aumento della superficie di base del solido.

La natura ha anche previsto un meccanismo con cui il solido può aumentare il suo volume attraverso l’aumento della sua altezza h.

Infatti se esaminiamo il tronco di cono “torace” come è in realtà , ci si accorge che esso è chiuso nella parte inferiore da una superficie di base concava piuttosto accentuata .

Questo equivale a considerare il solido come un tronco avente superficie di base piana disposta ad una altezza h media della superficie concava..

Questo elemento concavo(diaframma)è capace di diminuire , contraendosi , la sua concavità : in tal modo aumenta l’altezza media del solido , ottenendo un ulteriore aumento di volume

MECCANISMO DELLA RESPIRAZIONE

Sono necessarie ora alcune considerazioni tecnico-sportive sul meccanismo della respirazione .

Il miglior rendimento nella respirazione si ha quando tale funzione fisiologica viene svolta col minor dispendio energetico possibile a parità di volume d’aria ventilato.

Il rendimento di un gesto è tanto superiore quanto inferiore è la quantità di muscolatura impiegata per compierlo e quanto meno intense sono le tensioni muscolari richieste , naturalmente a parità di risultato esterno.

I singoli muscoli respiratori richiedono una certa quantità di energia per funzionare essi devono essere usati in modo coordinato, per ottenere lo stesso volume respiratorio con minor energia consumata.

Il miglior effetto si ottiene quando sia il diaframma sia i muscoli elevatori delle coste si contraggono contemporaneamente a bassa intensità di contrazione.

COORDINAZIONE DELLA RESPIRAZIONE

Una respirazione coordinata non è in tutti gli individui intuitiva , per cui sono necessarie esercitazioni adatte ad ottenerla . La muscolatura propria della respirazione toracica è costituita essenzialmente dai muscoli INTERCOSTALI INTERNI ed ESTERNI e dal DIAFRAMMA già precedentemente schematizzato .

Per capire il meccanismo di funzionamento degli intercostali è necessario schematizzare meccanicamente il sistema (figura F) ove le coste sono semplificate con assi rigide incernierate nei punti B e D(vertebre) e nei punti A e C (sterno).

Le linee di trazione degli intercostali esterni ed interni sono schematizzate , in stato di riposo dalle linee piene dello schema .

Essi sono inseriti in modo di essere fra loro antagonisti.

Per verificare quale gruppo funge da inspiratorio e quale da espiratorio basta elevare il lato AC del sistema.

Ci si accorge che i punti di inserzione x e y mentre x’ e y’si allontanano.

Ciò vuol dire che il movimento dell’inspirazione è effettuato dal gruppo x e y (che si contrae) ciò dagli intercostali esterni mentre gli interni chiaramente fungono da espiratori.

INSPIRAZIONE DE ESPIRAZIONE

Questi gruppi muscolari non sono i soli che elevandosi abbassano il torace. Tale funzione può essere svolta da tutta la muscolatura , che inserendosi sulle coste , prende punto fisso sulla colonna vertebrale o sul cingolo scapolo omerale ed ha linee di trazione dal basso verso l’alto per effettuare la INSPIRAZIONE.mentre la ESPIRAZIONE può essere effettuata dalla muscolatura che dal torace va a prendere un punto fisso dal bacino o sulla colonna con linee di trazione decorrenti verso il basso.

E’ in ultima analisi evidente quanto i muscoli accessori intervengono prevalentemente nella respirazione “forzata” , laddove si richieda una ventilazione a frequenze elevate e in particolar modo al sopravvenire dell’affanno.

 

Bibliografia .

 

Cerretelli P. Fisiologia dell’esercizio 2001

www.emsc.it

Prof. Giuseppe Righini

gi.righigi@ali.it

Docente UCSC Milano

Docente FIN/SIT Lombardia