Il Regolamento inizialmente prevedeva un divieto assoluto, ovvero esteso anche alle attività turistiche che ora invece possono realizzare al proprio interno una piscina “compatibilmente ai luoghi in cui viene proposta”. I privati invece dovranno accontentarsi di “laghetti artificiali”.

Questo quanto risulta dall’articolo apparso sul sito de “la Tribuna di Treviso” che potete leggere cliccando QUI

La accesa discussione politica che ha seguito e segue tutt’ora la decisione è la dimostrazione di quanto il tema sia controverso.

Da una parte sono senza dubbio positive le regolamentazioni tese a tutelare e salvaguardare il nostro Bel Paese. Dall’altra, va detto che oggi una piscina non è più solo un rettangolo blu. Materiali, teconologie, abilità progettuali permettono di realizzare  qualsiasi tipo di vasca esteticamente gradevole e paesaggisticamente compatibile.

Vietare quindi a priori la realizzazione di piscine potrebbe sembrare una decisione miope. Obbligare a fare piscine di buona qualità sia tecnica che estetica avrebbe avuto, a nostro parere, molto più senso.